Editors’ session 2020: best manuscripts from Italy in Interventional Cardiology

di Elisabetta Ricottini

Il pomeriggio della prima giornata del Congresso GISE 2020 Virtual Edition è stato animato dalla Editor’s Session. La sessione è stata moderata dal Presidente Giuseppe Tarantini e da Carlo Di Mario con la partecipazione degli Editor delle principali riviste scientifiche nel campo della cardiologia interventistica: David Moliterno (JACC Cardiovascular Intervention), Steven Bailey (Catheterization Cardiovascular Interventions), Sunil Rao (Circulation Interventions) e Davide Capodanno (EuroIntervention). Durante la sessione è stata presentata una selezione dei migliori lavori italiani pubblicati nel corso dell’anno su queste riviste accompagnati dai commenti degli editori, che hanno evidenziato quali aspetti sono importanti nel processo decisionale circa la scelta di pubblicazione di un lavoro.  Priorità, originalità, rilevanza, metodologia e composizione del manoscritto sono elementi fondamentali, ha sottolineato David Moliterno, nel processo di valutazione di un manoscritto, come nel caso del lavoro presentato da Giuseppe Tarantini “The Impact of CHA2DS2-VASc and HAS-BLED Scores on Clinical Outcomes in the Amplatzer Amulet Study”. Punti condivisi da tutti gli Editor intervenuti, con Steven Bailey e Sunil Rao che hanno posto l’attenzione sul ruolo fondamentale di una corretta metodologia e della rilevanza clinica dei lavori proposti da Giuseppe Pinto (“Long Term Clinical Effects of recanalization of CTO in patients with left ventricular dysfunction”) e da Giuseppe di Gioia (“CABG or FFR guided PCI in diabetic patients with MV disease”). Davide Capodanno, nel commentare la presentazione di Giovanni Esposito sui risultati dello studio randomizzato COMPARE-ABSORB, ha aperto la discussione sull’importanza di dare spazio alla pubblicazione di trial ben condotti ma con risultati negativi onde evitare bias di pubblicazione.

Una sessione ricca di stimoli per giovani ricercatori e non solo, da cui imparare come preparare in maniera adeguata un manoscritto e come fare un buon lavoro di revisione. La sessione si è contraddistinta per la qualità e la varietà degli argomenti dei lavori che sono stati presentati confermando l’importante contributo della comunità interventistica italiana alla ricerca, anche in ambito internazionale. A chiudere la sessione l’intervento dei Filippo Crea, Editor European Heart Journal, che ha individuato come nuove sfide per le riviste scientifiche la necessità di attirare i giovani ricercatori, di aumentare il dialogo tra autori ed Editorial Board, supportare la trasparenza anche tramite preregistrazione dei trial e promozione dello sharing dei dati, ed infine ponendo l’accento sulla centralità del lavoro di équipe.