“Tarantini G et al. Transcatheter aortic valve implantation in degenerated surgical aortic valves.”

Introduzione di Andrea Pavei

Il progresso tecnologico e la crescente esperienza degli operatori ha consentito all’impianto di valvola aortica transcatetere (TAVI) di presentarsi come soluzione anche nel trattamento delle bioprotesi valvolari degenerate. I principali limiti di questa attraente soluzione sono gli elevati gradienti residui, il mismatch protesi-paziente e l’ostruzione coronarica legata allo spostamento dei leaflet della bioprotesi già in sede, dopo l’impianto della valvola transcatetere.

La review di Tarantini et al prende l’avvio dalla caratterizzazione delle protesi chirurgiche, proseguendo con la distinzione tra i diversi tipi di degenerazione valvolare (strutturale e non) e offrendo le rispettive soluzioni terapeutiche. Dopo aver discusso i parametri per la scelta tra reintervento chirurgico e TAVI, gli Autori concentrano la nostra attenzione sul planning preprocedurale e sugli aspetti dell’intervento, dedicandosi con cura alla selezione del paziente e della valvola transcatetere, al rischio di stroke, alla terapia antitrombotica, e alla tecnica d’impianto, discutendo l’accesso coronarico e il ruolo della “ring fracture”. L’obiettivo raggiunto è quello di sottolineare gli elementi chiave per prevenire le complicanze sia a breve che a lungo termine, fornendo consigli pratici in grado di favorire il buon esito delle procedure di valve-in-valve.

In allegato il testo “Tarantini G et al. Transcatheter aortic valve implantation in degenerated surgical aortic valves. EuroIntervention 2021 Oct 20; 17(9):709-719.”