LAA Closure

di Giampiero Vizzari

La chiusura percutanea dell’Auricola Sinistra (LAAC) rappresenta una valida alternativa alla terapia anticoagulante in pazienti affetti da Fibrillazione Atriale (FA) intolleranti al trattamento, supportata da una mole crescente di evidenze scientifiche. L’argomento ha rappresentato un “hot topic” in occasione del recente congresso TCT (Transcatheter Cardiovascular Therapeutics) 2021 tenutosi a Orlando (USA), nel quale sono stati presentati i trial SWISS-APERO, SEAL FLX e PRAGUE-17.

SWISS-APERO - Lo studio randomizzato multicentrico SWISS-APERO1 ha confrontato per la prima volta i due device più utilizzati per LAAC: l’Amulet (ABBOTT) e le due generazioni di Watchman (BOSTON SCIENTIFIC), 2.5 e l’attuale FLX, in una popolazione di 221 pazienti ad alto rischio di sanguinamento. Tra gli endpoint primari vi erano il “cross-over” tra device durante procedura e l’efficacia del sealing valutata all’angio-TC a 45 giorni; endpoint secondari erano le complicanze procedurali, la trombosi di device, i leak peri-device (all’ETE) e gli outcome clinici a 45 giorni.

I due dispositivi hanno mostrato risultati similari in termini di outcome clinici e pervietà alla TC a 45 giorni, con trend maggiori di leak peri-device all’ETE (<5 mm) eLAA CLOSURE: the N&T point of view trombosi a distanza per il Watchman (non statisticamente significativa) e maggiore incidenza di complicanze procedurali per l’Amulet (p=0.047), rappresentate principalmente dai sanguinamenti (maggiori e versamenti pericardici).

SEAL-FLX - Lo studio retrospettivo monocentrico SEAL-FLX2 ha confrontato i risultati della LAAC eseguita tra il 2018 e 2020 in 300 pazienti, con Watchman-FLX (150 paz.) vs. Amulet (150 paz.), valutando l’efficacia del sealing mediante TC a 8 settimane. Il Watchman-FLX ha dimostrato maggior efficacia in termini di occlusione completa di LAA (72,6%) rispetto ad Amulet (30,5%), con minori dimensioni dei leak peri-device.

PRAGUE-17 (4 years result) - Il Trial randomizzato PRAGUE-173-4 ha confrontato per la prima volta la strategia interventistica LAAC con i nuovi anticoagulanti orali (NOAC), trattamento gold-standard di prevenzione del cardioembolismo, in una popolazione di circa 400 pazienti con FA ad alto rischio.

Al follow-up a 4 anni (medio 3,5) la LAAC ha confermato la non-inferiorità ai NOAC in termini di prevenzione di eventi cardiovascolari e neurologici maggiori: l’endpoint primario (stroke/TIA, embolia sistemica, morte CV, sanguinamenti, complicanze procedurali) è stato riscontrato nell’8.6% dei pazienti LAAC e nell’11.9% dei pazienti NOAC (P n.i.= 0.006), con divergenza delle due curve rispetto al follow-up precedente (20 mesi: LAAC 11%, NOAC 13%).

Questi dati randomizzati, insieme alla crescente esperienza di Centri e operatori dimostrata dai registri “real-life”5, contribuiscono a confermare il ruolo fondamentale della LAAC come alternativa non farmacologica per la prevenzione dello stroke nei pazienti con FA ad alto rischio.

Bibliografia

1. Galea R et al. Amulet or Watchman Device for Percutaneous Left Atrial Appendage Closure: Primary Results of the SWISS-APERO Randomized Clinical Trial. Circulation. 2021 - 2. Korsholm-K et al.; TCT 2021 - 3. Osmancik P et al. Left Atrial Appendage Closure Versus Direct Oral Anticoagulants in High-Risk Patients With Atrial Fibrillation. J Am Coll Cardiol. 2020;75:3122-3135 - 4. Osmancik P et al. Left Atrial Appendage Closure versus Non-Warfarin Oral Anticoagulation in Atrial Fibrillation: 4-Year Outcomes of PRAGUE-17. J Am Coll Cardiol. 2021 - 5. Freeman JV et al. The NCDR Left Atrial Appendage Occlusion Registry. J Am Coll Cardiol. 2020;75:1503-1518.

NURSING NEWS

LAA CLOSURE: the N&T point of view

di Matteo Longoni, Giovanni Coppola e Selenia Principato

La chiusura percutanea dell’Auricola Sinistra (LAAC) rappresenta un’alternativa terapeutica sempre più valida per i pazienti con Fibrillazione Atriale non valvolare con controindicazioni alla terapia anticoagulante orale (TAO/NAO). Lo sviluppo tecnologico che da anni caratterizza la Cardiologia Interventistica ha portato a riconoscere l’imaging ecografico come fondamentale per il management di diverse procedure come la LAAC.

Nelle fasi pre e intra-procedurali, l’eco trans-esofageo risulta il gold standard per valutare la presenza di materiale trombotico quale criterio di esclusione alla procedura, la morfologia della LA per la tipologia e misura della protesi da impiantare e, nel post impianto, eventuali leak residui o trombosi a distanza. Diventa perciò fondamentale durante il percorso formativo dei N&T acquisire competenze avanzate in ambito ecocardiografico per aumentare la partecipazione e il contributo durante tutta l’attività diagnostico-terapeutica dei Cathlab moderni.