torna all'elenco delle news

Editors’ Session

Anche quest’anno è tornata la sessione dedicata alla presentazione di interessanti lavori scientifici italiani valutati in sala dagli Editor delle più importanti riviste di cardiologia interventistica.

di Miriam Compagnone

Recensione

L’Editors’ Session, svolta il 7 ottobre nella Sala Silver e condotta da Javier Escaned e Giuseppe Tarantini, si conferma una sessione innovativa e stimolante. Sono stati presentati quattro interessanti lavori scientifici italiani e valutati in sala dagli Editor delle più importanti riviste di cardiologia interventistica. Durante la discussione sono stati sottolineati gli aspetti più rilevanti che caratterizzano la fase di revisione di un articolo e proposti i possibili miglioramenti per aumentare ulteriormente l’apporto editoriale dei laboratori di emodinamica italiani. La sessione è stata sapientemente introdotta da Carlo Di Mario e ha visto coinvolti come discussants Kirk Noel Garratt, Giovanni Esposito e Francesco Saia.

Il primo lavoro, presentato da Caludio Montalto, è stata una metanalisi di confronto tra TAVI in valvola aortica bicuspide e tricuspide. Questa review sistematica è stata egregiamente discussa da David Moliterno editor di JACC Cardiovascular Intervention. Il secondo autore è stato Luca Testa che ha mostrato i risultati dello studio TRANSIT, sull’utilizzo della TAVI in caso di degenerazione di protesi valvolare aortica transcatetere, commentato da Sunil Rao editore di Circulation Intervention. A seguire Giulio Falasconi ha presentato lo studio multicentrico MITRA-SHOCK sull’uso del sistema mitra-clip nelle insufficienze mitraliche severe in shock cardiogeno revisionato da Steve Bailey editor di Catheterization Cardiovascular Interventions.

Infine è stata mostrata una Metanalisi di Raffaele Piccolo sull’impatto prognostico di un evento emorragico rispetto all’infarto miocardico nei pazienti con coronaropatia. Lo studio è stato sottoposto ad un’eccellente analisi da parte di Davide Capodanno, editore di EuroIntervention. Come emerso dalla discussione, negli ultimi anni il contributo italiano nelle principali riviste internazionali di cardiologia interventistica è diventato sempre più consistente, in parte relato all’impegno del GISE nel promuovere l’attività di ricerca. Il progetto, già in essere da diversi anni, è oramai una peculiarità del congresso nazionale ed è frutto di una stretta collaborazione con gli editori. Questa sessione, che ha visto coinvolto un panel di altissimo livello, rappresenta una grande occasione di confronto internazionale ed ha l’intento di perfezionare ulteriormente l’attività di ricerca scientifica italiana.