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Francesco Saia, nuovo Presidente GISE

Laurea in medicina a Bologna nel 1995, specializzazione in Cardiologia a Bologna nel 2000, due dottorati di ricerca, 52 anni. Cardiologo Interventista presso IRCCS Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna (Policlinico S. Orsola) e ricercatore universitario. Ecco la carta d’identità di Francesco Saia, che riceve da Giovanni Esposito le redini del GISE. Nominato a Milano al termine dei lavori del 44° Congresso Nazionale, resterà in carica 2 anni, con un programma di lavoro molto articolato.

Le principali linee programmatiche sono quattro e guardano al futuro della Cardiologia Interventistica:

  • Aumentare l’offerta terapeutica delle procedure di interventistica strutturale attraverso diffusione delle competenze, adeguamento delle strutture, collaborazione con le istituzioni e interlocuzione con aziende per promuovere nuove forme di acquisto dei dispositivi medici;
  • Sfruttare le molteplici nuove opportunità offerte dalla tecnologia e dallo sviluppo digitale: implementazione nelle sale di emodinamica di nuove tecnologie che, con l’ausilio dell’AI, permettono diagnosi più accurate e trattamenti mirati (precision medicine), il cui corretto utilizzo necessita un investimento in termini di formazione dei professionisti e il supporto da parte delle amministrazioni ospedaliere. Utilizzo della telemedicina per follow-up dei pazienti e collaborazione con medicina territoriale;
  • Utilizzare le reti esistenti per l’infarto miocardico acuto per migliorare il trattamento dei casi gravi di embolia polmonare, essendoci attualmente scarso o nullo accesso alle terapie interventistiche sulla maggior parte del territorio nazionale, e dello shock cardiogeno, ancora gravato da altissima mortalità;
  • Affrontare con sempre maggiore decisione il tema della medicina di genere anche in Cardiologia Interventistica, facilitato dallo sviluppo di nuove conoscenze e dalla crescente attenzione che il GISE sta dedicando a questi aspetti.
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