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GISE in prima linea per una cardiologia a “prova” di pandemia

“Sarà un lavoro complesso, ma fondamentale, che vede GISE in prima linea, con l’importante collaborazione della nostra Fondazione GISE ETS e dell’associazione Cittadinanzattiva.” E’ il commento di Francesco Saia, Presidente GISE, all’avvio dei lavori del progetto RESIL-Card, lo studio triennale finanziato dalla Commissione Europea che punta a rendere l’assistenza e le cure cardiovascolari “a prova” di pandemia, ma anche di conflitti o emergenze climatiche. In questi giorni il progetto è stato ufficialmente presentato alla stampa. “Siamo convinti che prepararsi ‘in tempo di pace’ sia necessario per affrontare al meglio future crisi – spiega ancora Saia -. Questa è la lezione che ci ha lasciato il Covid e che non dobbiamo dimenticare.”

Oltre a GISE, che rappresenta l’Italia, fanno parte del consorzio RESIL-Card l’Unità di ricerca sui servizi e sistemi sanitari del centro medico Amsterdam UMC (Paesi Bassi), la rete globale di cardiologi interventisti We CARE (Francia) e il Servizio sanitario catalano CatSalut (Spagna).