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Mappa interattiva dei centri accreditati per procedure valvolari

Iniziativa promossa nell'ambito del progetto Valve for Life

Trova i centri accreditati per le procedure valvolari con la nostra mappa interattiva. Individua facilmente la struttura più vicina per il tuo trattamento.

Mappa digitale interattiva - Centri cardiopatie valvolari e interventistica strutturale cardiaca

 

TAVI (transcatheter aortic valve implantation

E' l’impianto della valvola aortica attraverso un catetere vascolare. Metodica ormai consolidata che permette di trattare efficacemente la stenosi valvolare aortica attraverso un foro cutaneo di pochi millimetri, senza il tradizionale taglio chirurgico a cuore aperto e in assenza di circolazione extracorporea.
La TAVI nella quasi totalità dei casi si effettua in anestesia locale e blanda sedazione generale; permettendo un rapido recupero post-operatorio e una dimissione precoce.
La nuova protesi valvolare biologica viene montata su un catetere vascolare che viene posizionato a livello della valvola aortica malata attraverso l’arteria femorale (a livello dell’inguine). La nuova valvola viene quindi espansa fino a schiacciare e sostituire la “vecchia” valvola aortica degenerata.
Questa metodica, in uso dal 2007, si è ormai diffusa in tutto il mondo e ha permesso il trattamento della stenosi valvolare aortica severa non solo nei pazienti giudicati ad alto rischio chirurgico o addirittura inoperabili secondo la tradizionale tecnica cardiochirurgica ma anche in pazienti a rischio chirurgico più basso, secondi le recenti linee guida internazionali
La mappa segnala i centri nazionali in cui la metodica è utilizzata.

 

RIPARAZIONE MITRALICA EDGE-TO-EDGE

La riparazione percutanea della valvola mitralica si esegue attraverso dispositivi basati sulla tecnica edge-to-edge ideata da Ottavio Alfieri nel 1990, quando per la prima volta realizzò una sutura tra i due lembi mitralici per unirli nelle loro porzioni centrali, determinando la formazione di una valvola mitralica a doppia uscita al fine di limitarne il rigurgito. La tecnica percutanea è nata nel 2003, in Europa il primo dispositivo ha ricevuto il marchio CE nel 2008; da allora la procedura è diventata una delle principali alternative alla chirurgia per il trattamento dell’insufficienza mitralica severa.

La procedura viene eseguita per via venosa femorale, coadiuvato dalla guida ecocardiografica transesofagea, nella maggior parte dei casi in anestesia generale. Con questo sistema è possibile trattare sia insufficienze valvolari organiche che funzionali; la durata dell’intervento è variabile a seconda della complessità del singolo caso.

L’insufficienza può essere corretta con il posizionamento di una o più “clip”, in base all’anatomia del paziente e alle dimensioni del difetto. Ad oggi l’intervento rimane ancora dedicato ai pazienti più anziani a rischio chirurgico più elevato, ritenuti meno idonei al trattamento cardiochirurgico tradizionale, ma i candidati alla correzione percutanea stanno crescendo costantemente con l’aumentare dell’esperienza e l’affinamento della metodica.

 

RIPARAZIONE TRICUSPIDALICA EDGE-TO-EDGE

La riparazione percutanea della insufficienza tricuspidalica è un settore in continua espansione negli ultimi anni, grazie alle sempre più ampie conoscenze fisiopatologiche e alla evoluzione delle tecnologie. Spesso pazienti affetti da rilevanti patologie cardiovascolari, come la fibrillazione atriale permanente, la cardiopatia ipocinetica, la valvulopatia mitralica o aortica possono sviluppare negli anni quadri di severità variabile di insufficienza tricuspidalica, con impatto più o meno importante sulla sintomatologia e qualità di vita.

L’indicazione a trattamento della insufficienza tricuspidalica viene sempre stabilito in Heart Team, tenendo in considerazione sintomatologia del paziente, storia clinica e caratteristiche anatomiche della valvola.

L’intervento più ampiamente diffuso è la riparazione transcatetere edge-to-edge, che nasce come evoluzione della tecnica di riparazione transcatetere mitralica.

Il concetto fisiopatologico è l’approssimazione del lembo laterale (anteriore o posteriore) al lembo settale della valvola, consentendo di ridurre il gap di coaptazione e il reshape anulare. La procedura viene eseguita per via venosa femorale, sotto guida ecocardiografica transesofagea, in anestesia generale. La durata dell’intervento è variabile a seconda della complessità del singolo caso. L’insufficienza può essere corretta con il posizionamento di uno o più dispositivi, in base all’anatomia del paziente e alle dimensioni del difetto.

Il trattamento è principalmente rivolto a pazienti ad elevato rischio chirurgico con insufficienza tricuspidalica severa e sintomatica, con criteri anatomici di riparabilità del difetto in assenza di condizioni di rischio quali estrema disfunzione ventricolare destra. 

 

Initiative promoted as part of the Valve for Life project

Interactive Digital MapHeart Valve and Structural Intervention Centers

 

TAVI (transcatheter aortic valve implantation)

TAVI is the implantation of the aortic valve through a vascular catheter. A consolidated method that allows the effective treatment of aortic valve stenosis through a skin hole of a few millimeters, without the traditional open heart surgical cut and in the absence of extracorporeal circulation.
TAVI is performed, in almost all cases, under local anesthesia and mild general sedation, allowing rapid postoperative recovery and early discharge
The new biological valve prosthesis is mounted on a vascular catheter which is positioned at the level of the diseased aortic valve through the femoral artery (at the level of the groin). The new valve is then expanded to crush and replace the "old" degenerated aortic valve.
This procedure has been in use since 2007 and has now spread throughout the world and has allowed the treatment of severe aortic valve stenosis not only in patients judged to be at high surgical risk or even inoperable according to the traditional cardiac surgical technique but also in patients at greater surgical risk. low, according to recent international guidelines
The map indicates the national centers where the TAVI procedure is performed.

 

PERCUTANEOUS REPAIR OF THE MITRAL VALVE 

The percutaneous repair of the mitral valve is performed using devices based on the edge-to-edge technique developed by Ottavio Alfieri in 1990, when he first performed a suture between the two mitral leaflets to join them in their central portions, creating a double-orifice mitral valve to limit regurgitation. The percutaneous technique was introduced in 2003, and the first device in Europe received the CE mark in 2008. Since then, the procedure has become one of the main alternatives to surgery for the treatment of severe mitral insufficiency.

The procedure is performed via the femoral venous route, assisted by transesophageal echocardiographic guidance, usually under general anesthesia. Both organic and functional valve insufficiencies can be treated with this system; the duration of the procedure varies depending on the complexity of each individual case.

Insufficiency can be corrected by placing one or more "clips," depending on the patient's anatomy and the size of the defect.

To date, the procedure is still primarily used for older patients with a higher surgical risk, who are considered less suitable for traditional cardiac surgery. However, the number of candidates for percutaneous correction is steadily increasing with the growth of experience and refinement of the technique.

 

PERCUTANEOUS TREATMENT OF TRICUSPID REGURGITATION

Percutaneous treatment of tricuspid regurgitation is a continuously expanding field in recent years, thanks to increasingly pathophysiological knowledge and the evolution of devices and technologies. Patients with significant cardiovascular diseases, such as permanent atrial fibrillation, hypokinetic cardiomyopathy, mitral or aortic valve disease, may often some degree of tricuspid regurgitation over the years, with more or less significant impact on symptoms and quality of life. The indication for intervention on tricuspid insufficiency is always defined by the Heart Team, taking into account the patient's symptoms, past medical history, and anatomical features of the valve.

The most widely used intervention is the edge-to-edge transcatheter repair, which originated as an evolution of the transcatheter mitral repair technique. The pathophysiological concept is the approximation of the lateral leaflet (anterior or posterior) to the septal leaflet of the valve, allowing for a reduction in the coaptation gap and annular reshaping. The procedure is performed trough the femoral vein, on transesophageal echocardiographic guidance, and under general anesthesia. The duration of the intervention varies depending on the complexity of the individual case. The insufficiency can be corrected by placing one or more devices, based on the patient's anatomy and the severity of the defect.

The treatment is indicated for patients at high surgical risk with severe symptomatic tricuspid regurgitation, with anatomical criteria of technical feasibility and the absence of risk conditions such as extreme right ventricular dysfunction.