NURSING - ultime novità in Emodinamica

Sala green 2, ore 17.00

La Cardiologia interventistica ha raggiunto un importante espansione, grazie al contributo culturale e scientifico dei Team, fortemente integrati nelle varie professionalità, al progresso tecnologico e a quello della terapia cardiovascolare, che molto spesso è il risultato di un grande mix, di esperienza sul campo, di materiali e farmaci innovativi e performanti e di tecnologia diagnostica d’avanguardia. Il mini corso dal titolo “Le ultime novità in Emodinamica” si pone l’obiettivo di presentare alcune delle principali innovazioni introdotte nell’ambito della Cardiologia interventistica, offrendo al discente dettagli ed esperienza, attraverso un taglio tecnico-pratico con il contributo di Relatori di alto spessore e di centri di interesse nazionale ed internazionale.

La dott.ssa Sara Giatti ci guiderà attraverso un’attenta analisi delle linee guida, nella terapie di doppia e triplice antiaggregazione (DAPT e TAPT) e sulle ultime esperienze clinico-scientifiche sul tema. Il dott. Pierluigi Stefanazzi illustrerà, invece, la nuova tecnica di shockwawe, quale complemento al Rotablator, che sfruttando il principio della litotrissia, già ampiamente utilizzato in urologia per la calcolosi renale, permette di trattare con semplicità e sicurezza le lesioni coronariche maggiormente calcifiche e difficilmente dilatabili con i comuni palloni di angioplastica e con gli stent. Il dott. Matteo Longoni, presenterà l’esperienza del suo centro nell’utilizzo del dispositivo endoluminale Reducer, impiantato per via percutanea nel seno coronarico, con lo scopo di creare un restringimento del seno coronarico stesso e il conseguente aumento della pressione nel sistema venoso del cuore, quale efficace trattamento per l’angina refrattaria. La dott.ssa Cinzia Marzuolo illustrerà l’esperienza del suo centro sul sistema di riparazione percutanea della insufficienza mitralica funzionale secondaria (FMR), “cardioband” per i pazienti che non possono essere sottoposti al trattamento chirurgico a causa di co-morbilità importanti.

Queste sono solo alcune delle innovazioni introdotte negli ultimi tempi nella pratica clinica con grande successo, a testimonianza dell’evoluzione “quotidiana” della Cardiologia interventistica. Tante altre sono quotidianamente sperimentate e con grandi risultati. La condivisione di questi contenuti, di grande innovazione, nel contesto dell’annuale congresso nazionale, rappresenta un contributo qualificato alla preparazione e formazione del personale, a qualsiasi titolo coinvolto nei Team. Siamo convinti che l’aspetto culturale e scientifico, rappresenti la spinta per il continuo e rapido progresso in ambito medico.

Antonio Di Lascio e Francesco Germinal

CORSO DI IMAGING

Sala Green 1, ore 17.00

La cardiologia interventistica vanta da sempre una straordinaria e rapida evoluzione, grazie agli eccezionali progressi della tecnologia dei nostri tempi. Tale crescita non sarebbe possibile se alla base dei nostri laboratori di emodinamica non ci fosse la disponibilità di un’intera equipe a utilizzare e stratificare, con la ricerca e gli studi, le nuove tecniche di diagnostica per immagini o le valutazioni funzionali rivolte a fare sempre maggiore chiarezza sulle malattie cardiovascolari e fornire un supporto alla terapia di rivascolarizzazione sempre più consistente in termini di affidabilità e precisione.

Il ruolo del TSRM, infermiere e tecnico perfusionista è di primo piano perché pur non volendosi sostituire all’operatore medico, intende comunque supportarlo con le proprie competenze specifiche.

La sessione tratterà in primis le tipologie d’informazioni anatomo-funzionali derivanti dalla fusione delle immagini (Angio / Eco / TC) nelle problematiche strutturali, il cui risultato finale è superiore alla somma delle informazioni ottenute con le singole modalità e permette, mediante l’uso di specifiche tecniche di elaborazione, di ottenere anche l’integrazione di informazioni di tipo quantitativo (Varchetta C. - Roma). Verranno inoltre confrontate le diverse modalità di imaging intracoronarico, IVUS e OCT, nelle differenti condizioni cliniche di utilizzo; la pratica quotidiana descritta attraverso alcuni casi clinici permetterà di percepirne al meglio le peculiarità (Procopio - Catanzaro).

In seguito l'intervento della collega Papini (Pisa) metterà a confronto le tecniche di valutazione funzionale FFR – iwFR (Fractional Flow Reserve e Istantaneous wave free ratio), misurabili e riproducibili, per trattare soltanto le lesioni significative, per un miglior risultato clinico e per una migliore gestione delle risorse.

Ecco, quindi, l'importanza dell’attribuzione da parte della società europea di cardiologia (ESC) nelle sue linee guida aggiornate del 2018 della raccomandazione più importante (classe I A), alle metodiche funzionali (iwFR – FFR).

Ci sarà, infine, il contributo del gruppo N&T nelle recentissime tecniche di imaging molecolare (RMN e medicina nucleare) applicate alla sindrome Takotsubo, un’entità clinica caratterizzata da una disfunzione del ventricolo sinistro di solito transitoria che si manifesta con sintomi che possono simulare una sindrome coronarica acuta incluso l’infarto miocardico. (Varchetta S. - Roma).

Gestire con professionalità e accuratezza le metodiche è un dovere dell’intera equipe nell’interesse del paziente.

Vi aspettiamo.

Alessandra Pianigiani - Andrea Maschera