Expert Debate-Antithrombotic Therapy in high-risk ACS - Room Yellow 1, ore 15

Sessione da non perdere sulla terapia antitrombotica nelle SCA a elevato rischio, divisa in tre parti. I noti moderatori, Angiolillo e Menozzi, si districheranno nel tentare di chiarire problematiche di estrema attualità e di riscontro quotidiano che ancora oggi non hanno chiare linee guida da seguire.Ogni giorno trattiamo pazienti con SCA-high risk che sottoponiamo più o meno precocemente a studio angiografico, ma sul trattamento antiaggregante ottimale non ci sono ancora certezze assolute.

Nello STEMI, mentre è assodata l'utilità di somministrare il più precocemente possibile la duplice antiagregazione (ASA+P2Y12) associata ad un anticoagulante (classe IA), c'è invece incertezza sulla necessità di dover usare un antiaggregante per via venosa e ancora meno chiarezza su quale scegliere tra quelli disponibili (Cangrelor Classe II b-A ESC 2018, ABCIXIMAB, Eptifibatide, Tirofiban IIB-C). Proprio su questo argomento si focalizzeranno i relatori delle prime due sessioni. Nella prima controversia G. Parodi argomenterà sull’utilizzo dell’antiaggregante per via venosa, mentre la sua controparte (R. Caporale) cercherà di sostenere l’uso della sola terapia standard (precarico con agente orale).

Nella seconda controversia si dibatterà sul tipo di antiaggregante intravenoso da utilizzare: M. Basile sosterrà che il GPI è ancora la prima scelta, mentre F. Rollini esporrà i vantaggi dell’utilizzo del Cangrelor come prima opzione terapeutica. Ancora più intrigante sarà la terza sessione che affronterà la “Neverending Story” del trattamento con i P2Y12 nel NSTEMI. Le linee guida non chiariscono, infatti, l'appropriatezza o meno del pretrattamento e su quanti e quali antiaggreganti somministrare. Il dr. G. Gargiulo promuoverà l'utilizzo del pretrattamento, mentre il dr M. Mojoli quello del carico ritardato. I nostri dubbi dovrebbero essere fugati dallo studio DUBIUS, un trial randomizzato multicentrico italiano sulla terapia antiaggregante nelle sindromi coronariche acute patrocinato dal GISE (Co-PI: G. Tarantini, G. Musumeci), che arruolerà circa 2520 pazienti con sindrome coronarica acuta senza sopraslivellamento del tratto ST (UA/NSTEMI) con indicazione iniziale al trattamento invasivo (presenza di indicazione ad angiografia diagnostica entro 72 h dal momento dell’arruolamento). I pazienti saranno randomizzati 1:1 a trattamento upstream (pretrattamento) con inibitori P2Y12 versus trattamento downstream. Inoltre, nel braccio downstream i pazienti sottoposti ad angioplastica coronarica verranno ulteriormente randomizzati a prasugrel versus ticagrelor.

Chi di voi non ha dubbi su come antiaggregare una SCA ad alto rischio prima di una procedura non troverà nulla di interessante in questa session. Gli altri emodinamisti accorrano numerosi!

di Fabio Dell'Avvocata