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Advances and Insights in Percutaneous Treatment of Complex Left Main Coronary Lesions

Le stenosi del tronco comune rappresentano una delle problematiche più complesse in cardiologia interventistica, e il 45° Congresso Nazionale di Cardiologia Interventistica GISE 2024 ha offerto un'importante occasione di aggiornamento, portando alla luce i progressi e le sfide del trattamento di questa condizione.

di Alice Benedetti

Il trattamento delle stenosi del tronco comune richiede una valutazione molto accurata, non solo per la tipologia di lesione ma anche per la scelta della tecnica interventistica più appropriata come evidenziato durante la discussione guidata da il Prof. Francesco Bruzotta e il Dr. Corrado Lettieri (CLINICAL SPOTLIGHT. Management of patient with complex left main stenosis). Molteplici tecniche di rivascolarizzazione percutanea sono state valutate in letteratura, tuttavia, in questo contesto “one technique does not fit all”, come si è evinto dalla presentazione del Dr. Luca Favero.

L’utilizzo dell’imaging intravascolare rappresenta uno step fondamentale per la valutazione delle lesioni di questa natura ed è raccomandato in classe Ia dalle ultime linee guida dell’European Society of Cardiology (ESC). Sia IVUS che OCT forniscono informazioni essenziali nelle varie fasi dell’angioplastica percutanea, a partire dalla valutazione della morfologia e della distribuzione della placca, il sizing corretto dello stent e l’ottimizzazione del risultato finale della procedura, come ha descritto il Dr. Rocco Vergallo. Com’è noto, la presenza di lesioni calcifiche aumenta la complessità della procedura di angioplastica e ha un impatto significativo sull’outcome del paziente.

In questo scenario, sono attualmente disponibili diversi strumenti di modifica della placca calcifica e l’utilizzo dell’imaging intravascolare può indirizzare l’operatore nella scelta del tool più appropriato, come ha precisato il Dr. Paolo Angelo Canova. Successivamente, il Dr. Alberto Polimeni ha puntualizzato come l’angiografia coronarica non sia uno strumento sufficiente per valutare l’importanza di una stenosi del tronco comune e spesso non rifletta l’effettiva significatività emodinamica della stenosi, che può essere approfondita con la fisiologia coronarica mediante FFR e iFR. Per concludere, è stato analizzato dal Dr. Roberto Nerla il ruolo dei palloni medicati, che hanno dimostrato un vantaggio nella riduzione del diametro della stenosi rispetto all’angioplastica con pallone specialmente nel trattamento del side branch.