A partire dal 2003, anno del suo first-in-human, passando per il 2008, anno del suo avvento commerciale in Europa, la riparazione della valvola mitralica transcatetere edge-to-edge (m-TEER) si è proposta sempre più come opzione non chirurgica per il trattamento della insufficienza mitralica (IM) severa, sia di tipo primario che secondario, nei paziente ad alto rischio chirurgico con anatomia e caratteristiche cliniche idonee. Al 45° congresso nazionale del GISE si è parlato di queste e altre indicazioni in cui la m-TEER potrebbe trovare spazio. I due chairpersons, Prof.ri Francesco Maisano e Corrado Tamburino, hanno moderato la sessione introducendo i relatori e regolando gli interventi degli Experts creando una stimolante discussione ricca di spunti e suggerimenti per gli addetti ai lavori e, infine, hanno riassunto le conclusioni alla luce del dibattito e delle evidenze appena discusse.
Il primo caso clinico, presentato dal Dr. Fausto Castriota, tratta di un paziente di 62 anni già sottoposto nel 2020 a intervento chirurgico con anuloplastica completa, impianto di corda e riparazione edge-to-edge con tecnica Alfieri stitch della IM severa in mini-toracotomia. Purtroppo, dal dicembre 2022, ha mostrato ricomparsa di IM severa e stavolta ha espresso la volontà di non sottoporsi a un nuovo intervento chirurgico. Il caso è stato risolto in modo intrigante per via percutanea, ma non senza alcuni “tentativi” che hanno permesso di trovare la chiave per un buon risultato finale e la soddisfazione di paziente ed operatori. Tutta una questione di “orientamento”.
Nel secondo caso, il Dr. Paolo Denti ha riportato in modo interessante il trattamento del SAM in un paziente di 59 anni affetto da cardiomiopatia ipertrofica, fortemente sintomatico, in classe NYHA III, nonostante la terapia medica ottimizzata ma, sorprendentemente, senza un significativo rigurgito mitralico a riposo. Dapprima, ha mostrato come sono arrivati alla diagnosi, chiara, come le immagini ecocardiografiche proiettate, e, successivamente, dopo aver elencato le strategie terapeutiche possibili, ha mostrato la loro scelta di successo tramite mitraclip.
L’ultimo speaker è stato il Dr. Federico De Marco che ha mostrato, tramite due brevi casi clinici, come la m-TEER possa essere a volte l’unica soluzione, “rapida”, per riparare l’IM severa dovuta ad IMA e dare una chance di vita al nostro paziente. Perché a volte, il successo procedurale, non è solo una possibilità ma è l’unica cosa che conta! Chiunque volesse approfondire le tematiche trattare, di seguito ha la possibilità di consultare le foto della sessione con i take home message.