Presentati il 6 ottobre 2016 a Roma presso il Senato della Repubblica il Registro dei dati di attività GISE 2015, un importantissimo momento di confronto tra la Società Scientifica e le istituzioni politiche nazionali in vista del 37° Congresso nazionale, in programma a Genova dall’11 al 14 ottobre. Alla conferenza stampa erano presenti Giuseppe Musumeci, Presidente SICI-GISE, Sergio Berti, Presidente Fondazione Gise, la senatrice Emilia De Biase, Presidente Commissione Sanità del Senato, la senatrice Laura Bianconi, Componente XII Commissione Igiene e Sanità e Presidente Gruppo parlamentare AP/NCD, Roberta D’Agostino, Responsabile Area sanità Consip, Marina Davoli, Direttore scientifico PNE e Mario Braga, referente del Sistema di monitoraggio Agenas. I numeri del Registro GISE 2015 dicono chiaramente che negli ultimi 30 anni sono stati fatti passi da gigante nella cura e nel trattamento delle patologie cardiache. “Il GISE mette a disposizione questo database – ha spiegato Musumeci - per consentire di valutare e analizzare ciò che viene fatto, con l’obiettivo di contribuire all’appropriatezza e alla qualità delle cure attraverso l’ottimizzazione delle risorse disponibili. Quello che emerge è un quadro positivo per la qualità delle cure assicurate agli italiani, in linea, se non migliorativo, rispetto agli standard dei maggiori sistemi sanitari mondiali”.
Lo scorso anno sono state 340mila le procedure diagnostiche e interventistiche eseguite nei 258 centri di emodinamica associati al GISE (il 97% di quelli operanti sul territorio nazionale); nel 2016 sono state effettuate 281.364 coronarografie, di cui 146mila si sono trasformate in un intervento di angioplastica per trattare una cardiopatia coronarica.