di Leonardo Misuraca
L’incompleta risoluzione di emboli polmonari può evolvere nella formazione di trombi cronici, stenosanti il lume delle arterie polmonari a vario livello, con aumento delle resistenze e sviluppo di ipertensione polmonare. La CTEPH (Chronic ThromboEmbolic Pulmonary Hypertension) è una malattia rara, con incidenza tra lo 0.5 e il 3.2% nei soggetti sopravvissuti a un episodio di embolìa polmonare. Il gold standard terapeutico è l’intervento di tromboendoarteriectomia polmonare (PEA, Pulmonary EndArterectomy). In pazienti con malattia di vasi periferici, l’angioplastica polmonare (BPA, Balloon Pulmonary Angioplasty) si sta rivelando promettente, meritando l’ingresso nelle linee guida ESC 2015, anche se con livello di raccomandazione debole (IIb,C). La casistica di Aoki riguarda 84 pazienti sottoposti a un “ciclo” completo di BPA (3-6 sessioni/paziente), seguiti fino a 5 anni di follow up, sia clinicamente che con cateterismo. A 6 mesi dall’ultima sessione, PAPm (pressione arteriosa polmonare media), RVP (resistenze vascolari polmonari) e BNP si riducono significativamente, si dimezza il numero di pazienti in ossigenoterapia e aumenta la capacità di esercizio. I pazienti che hanno completato il ciclo di BPA (92%) mostrano sopravvivenza a 5 anni significativamente superiore (98.4% vs. 77.5 %, p<0,01) rispetto a una coorte storica di controllo, costituita soggetti affetti da CTEPH non candidabili a PEA né sottoposti a BPA. Il tasso di complicanze è accettabile: su 424 sessioni e più di 1500 lesioni trattate, nel 7% dei casi si è avuta dissezione di rami arteriosi polmonari, nel 14 % emottisi; non si è verificato nessun decesso periprocedurale. La BPA non è una procedura semplice: l’arborizzazione dell’albero vascolare polmonare è estesa (da rendere consigliabile, se non necessario, un angiografo biplano per la corretta localizzazione spaziale delle lesioni); il paziente deve inspirare ed espirare a comando per tutta la durata della procedura. I dati del lavoro citato sono in linea con questi aspetti: durata media 176±46 min, mezzo di contrasto 192±52 cc, 79±25 min di scopia/sessione. Pur con i limiti dello studio monocentrico, che impongono cautela nella generalizzazione dei dati, la BPA è una metodica che può offrire un significativo miglioramento della qualità e quantità di vita a pazienti con prognosi altrimenti scadente.
Aoki T, Sugimura K, Tatebe S, Miura M, Yamamoto S, Yaoita N, Suzuki H, Sato H, Kozu K, Konno R, Miyata S, Nochioka K,...