GISE News

Quali sono le modalità di esecuzione della simulazione in formazione e ricerca nell’ambito medico-scientifico? Chi può essere coinvolto in questi processi? Sono state pubblicate dal Ministero della Salute le Linee di indirizzo sull’uso della simulazione in formazione e ricerca, che contengono un insieme di proposte e raccomandazioni finalizzate a migliorare la programmazione degli interventi sanitari in favore dell’uso della simulazione sia nella ricerca che nella formazione in sanità.

Il documento è frutto del lavoro di un Tavolo tecnico istituito nell’aprile di quest’anno dal Ministero, su iniziativa del Sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri. Il Presidente GISE, prof. Giovanni Esposito, è tra i componenti del Tavolo, che include medici, infermieri ed esperti di vari ambiti sanitari, ma non solo. Ambiziosi gli obiettivi: migliorare le attività operative, tecniche e le capacità comunicative, individuare le pratiche più efficaci e definire gli obiettivi per l’utilizzo del fondo per la formazione in simulazione, inserito per la prima volta nella legge di bilancio 2022. 

La formazione in simulazione è una metodologia che permette di ricreare le condizioni operative nelle quali si svolgerà l’attività, consentendo di valutare appropriatezza ed efficacia, nonché di individuare eventuali criticità. E’ un metodo didattico che, grazie alle nuove tecnologie di realtà virtuale, permette di fare pratica senza coinvolgere pazienti in carne e ossa. Anche nell’ambito della ricerca, la simulazione è utilizzata per ricostruire situazioni della vita reale in piena sicurezza.

Leggi le Linee di indirizzo sullo sviluppo della simulazione in sanità in Italia

La quarta edizione del bootcamp Terumo teorico-pratico è alle porte! Nella giornata di domani i Soci Young riceveranno via newsletter la call per candidare la propria partecipazione con criterio "first come, first served"! Stay hungry, stay GISE Young! 

In allegato il programma

Il Presidente della Società Italiana di Cardiologia Interventistica (SICI-GISE) ed il Direttivo sono vicini alla famiglia e agli amici per l’improvvisa scomparsa del Prof. Claudio Rapezzi.

Abbiamo perso il Prof. Rapezzi. Pochi come Lui incarnavano l’essenza stessa dell’insegnamento. La straordinaria capacità di analisi della letteratura scientifica, di sintesi e l’ineguagliabile capacità di trasmettere queste conoscenze a chi lo ascoltava lo hanno reso per anni uno dei più amati e apprezzati docenti, dalle aule universitarie, ai consessi scientifici fino agli eventi “laici” e sociali. In molti congressi di cardiologia c’era il programma scientifico e poi c’era “il momento Rapezzi”. Perché il Prof. Rapezzi non faceva una relazione, ma narrava una storia. Una storia che ti teneva incollato alla sedia e alle sue parole dalla prima all’ultima e ogni volta, alla fine, ti sentivi come quando arrivano i titoli di coda di un film bellissimo. Claudio parlava di scienza con immagini, come quando l’altare di una chiesa rappresentava per una giovane vedova la descrizione del Tako-Tsubo, e in un attimo avevi la dimensione umana e la fisiopatologia della malattia, ti “prendeva per mano”, come quando raccontava la coronaropatia attraverso un viaggio dalla TAC delle mummie egizie agli studi sugli indigeni dell’amazzonia, ti intratteneva, indimenticabile la sua relazione sul confronto tra indagine clinica e metodo investigativo nella letteratura e nel cinema. Intelligenza, arte oratoria, eloquenza, cultura sconfinata, ironia, simpatia si amalgamavano nel suo genio, e come tutti i geni era un po’ bambino, un po’ irriverente, un po’ imperfetto…ma questo ce lo rendeva più umano e più vicino nella sua dimensione di gigante.

Ciao Claudio, Ciao Prof.

Francesco Saia

E' online la raccolta preliminare della rassegna stampa dedicata al 43° Congresso nazionale GISE in corso di svolgimento. Potete trovare gli articoli pubblicati fino a questo momento nell'Area Press del sito GISE.

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L’Assemblea 2022 dei Soci Ordinari della Società Italiana di Cardiologia Interventistica si terrà a Milano, in occasione del Congresso Nazionale GISE, presso l’Auditorium  del Centro Congressi MiCo, martedi 11 ottobre, in prima convocazione alle ore 06.00 ed in seconda convocazione alle ore 19.00.

In allegato la convocazione completa

Sebbene il trattamento con fibrinolisi sistemica risulti ancora la prima linea in pazienti affetti da embolismo polmonare acuto ad alto rischio, molte sono state le recenti innovazioni tecnologiche che hanno permesso a vari device transcatetere di farsi strada come possibili alternative.

In questa recente review pubblicata da Eurointervention, vengono analizzate le differenti metodiche percutanee al momento disponibili ed i dati a supporto.

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Un appuntamento da non perdere quello con la seconda edizione di Incathlab Live Webinar, dal titolo The Fabulous Complex PCI Tournament. L’evento è in programma il 30 novembre 2022, a partire dalle ore 12.30.

L’invito a partecipare numerosi viene direttamente dal prof. Giuseppe Tarantini, nel teaser del corso.

Guarda il video di presentazione

In primo piano la survey sul trattamento percutaneo transcatetere dell’embolia polmonare promossa dal Comitato GISE Young. Sull’ultimo numero del Supplemento al Giornale Italiano di Cardiologia a cura del GISE, appena pubblicato, si possono leggere approfondimenti anche sulla duplice terapia antiaggregante (DAPT) dopo la sindrome coronarica acuta e sulla gestione e risultati dei casi di fallimento della plastica mitralica percutanea edge-to-edge.

L’archivio completo dei Supplementi al GIC a cura del GISE si trovano nell’area dedicata all’Attività scientifica del sito.

Leggi il Supplemento al GIC a cura di SICI-GISE (Vol. 23 Suppl. 2 al n. 7)

Presentati ufficialmente nell’ambito di Think Heart with GISE 2022, i dati di attività dei Centri di Emodinamica e Cardiologia interventistica italiani relativi all’anno 2021 sono disponibili online sul sito GISE.

Per consultarli, i Soci possono accedere all’area Cloud del portale, sezione GISE Activity Data, utilizzando le credenziali personali.

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Ogni anno è possibile gestire 16 mila pazienti in day surgery, ridurre le liste d’attesa e risparmiare 20 milioni. Se ne parla nelle pagine di Repubblica in un articolo in cui viene presentato il documento GISE dedicato alle modalità di gestione in day surgery di pazienti selezionati dopo le procedure coronariche per via percutanea.

Si può leggere l’articolo e tutta la rassegna stampa accedendo all’Area Press del sito GISE con le credenziali personali.

Si parla della cosiddetta "malattia delle vetrine", ovvero l'arteriopatia obliterante degli arti inferiori, nel servizio andato in onda oggi nel corso di TG1 Medicina. Il Presidente GISE, il prof. Giovanni Esposito, illustra i sintomi della patologia e come si cura.

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Coronarografie, angioplastiche, interventi di sostituzione delle valvole cardiache sono tornati ai livelli pre-Covid: dopo un 2020 in cui il numero di procedure di cardiologia interventistica era diminuito quasi del 20%, oggi gli interventi registrano un importante incremento. Il TG2 ha dedicato un servizio al Think Heart with GISE 2022, durante il quale sono stati presentati i dati di attività dei centri di emodinamica e cardiologia interventistica italiani.

Per vedere la rassegna stampa in aggiornamento, puoi accedere all’Area Press del sito GISE utilizzando le credenziali personali.

Guarda il servizio del TG2 (minuto 11.15 - edizione dell’8 luglio, ore 8.30)

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Uno dei principali appuntamenti per fotografare lo “stato dell’arte” della Cardiologia Interventistica in Italia, la VII edizione di Think Heart with GISE 2022 si terrà a Napoli giovedì 7 luglio presso l’auditorium dell’Hotel Royal Continental, dalle ore 10.30 alle 13.30.

Si tratta dell’ormai tradizionale presentazione dei dati di attività dei centri di emodinamica italiani, un’occasione di confronto e di riflessione tra il mondo della scienza e le istituzioni, per riflettere sul presente e progettare il futuro. Think Heart with GISE è una piattaforma di confronto rivolta al Servizio Sanitario Nazionale tra PNRR, Programma Nazionale Esiti e Governance dei DM.

L’evento si svolge nell’ambito del corso GISE TIP - Transcatheter Innovation in Practice.

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In Italia sono ancora poche le Stroke Unit dove trovare le terapie migliori per trattare l’ictus, che tuttora colpisce oltre 100 mila italiani ogni anno: ne servirebbero 300 in tutto il Paese e ce ne sono solo 190 (la maggior parte al Nord). Così oggi meno della metà delle persone colpite da ictus riceve cure adeguate e tempestive e meno del 40% viene trattato con la trombectomia intracranica, l’intervento più all’avanguardia per la riapertura dei vasi occlusi. La denuncia arriva dal GISE durante la prima edizione del convegno Rome Peripheral Intervention, che si è svolto a Roma il 17 e 18 giugno, organizzato dal Prof. Giovanni Esposito e dal Prof. Eugenio Stabile, Direttori del corso.

Vedi la rassegna stampa (Area Press accessibile con le credenziali)

di Angelo Silverio, Michele Bellino, Marco di Maio e Mario Centore

The 3th day of EuroPCR from Salerno local POD goes away. We all have learned a lot. Especially to be well together once again. During the day, we shared several sessions. In particularly we enjoyed to deepen the tips and tricks for the optimal management of calcific lesions, bifurcations, and left main coronary artery disease.

We had the confirmation that complex procedures as widely shared by prof.  Fajadet and his collegues , can be managed by radial approach, to minimize hemorrahagic complications , even for treatment of peripheral vascular procedure. But we have not missed the interventional procedures for Structural Heart Disease, particularly the TAVI procedure. We have  had the opportunity to watch the”replay” of the live case from St Thomas’Hospital showing a case  of  transfemoral   approach to TAVI procedure with Sapien 3. The operators emphasized the need to facilitate the procedure by reducing the need for arterial access as well.

We had the opportunity to discuss on site with prof. Raoul Bonan analyzing this innovation step by step. And last but not least we looked into the topic of the trips and tricks for transseptal puncture  and for  the implemental cusp overlap in TAVI procedure and commissural alignment of transcatheter valves to respect the coronary ostia and to prepare (eventually) the younger patient, for a subsequent implantation (TAVI in TAVI).

Un prestigioso traguardo che riconosce il valore professionale e personale di altissimo livello: Alaide Chieffo è stata nominata Presidente Eletto EAPCI per il mandato 2022-2024. L'elezione si è tenuta nel corso della General Assembly dell’EuroPCR 2022, a Parigi. Insieme a Emanuele Barbato (Presidente), D. Dudek (Past President), R. Byrne (Secretary) e L. Buchanan (Treasurer), comporrà il nuovo Board Esecutivo EAPCI.

Direttrice della Ricerca in Cardiologia Interventistica presso IRCCS Ospedale San Raffaele (Milano), Chieffo è Professore a contratto e Co-Direttore del Master in Cardiologia Interventistica presso l’Università Vita e Salute–Milano. Ha ricoperto il ruolo di Tesoriere nel precedente mandato del Board della Società Europea di Cardiologia Interventistica.

I principali obiettivi del suo programma di attività ESC/EAPCI si possono sintetizzare nelle seguenti parole chiave: ricerca, istruzione, inclusività, trasparenza e meritocrazia.

Dal GISE le più sentite congratulazioni alla prof.ssa Chieffo per l’importante incarico e gli auguri di buon lavoro.

di A. Marini e P. Genoni

The future of TAVI

Emerge la necessità di considerare la procedura di TAVI come una procedura di stenting, al fine di ridurre la durata della degenza e le possibili complicanze correlate:

• Preferire l’uso di anestesia locale
• Mobilizzare il paziente a 6 ore dalla procedura
• In assenza di complicanze, non necessaria degenza in ambiente intensivo (è sufficiente la disponibilità di monitoraggio ECG)
• Eseguire controllo ecocardiografico in prima giornata post-procedura
• Dimissione in seconda giornata

Per prevenire complicanze a livello del sito di accesso, preferire puntura angio-guidata in caso di presenza di calcificazioni. È possibile utilizzare l’accesso radiale come sito di approccio controlaterale (in caso di pazienti con statura inferiore a 170 cm). Fondamentale considerare il rischio di occlusione coronarica a seguito del rilascio della protesi: il rischio è elevato in caso di distanza inferiore a 10 mm tra piano valvolare ed emergenza delle coronarie, e per ridotto diametro a livello della giunzione sinotubulare. In questi casi, può essere utile proteggere la coronaria sinistra posizionando uno stent in essa: in caso di necessità, questo potrà essere retratto e posizionato con l’estremità prossimale a monte della valvola. [...]

In allegato il testo completo

di Angelo Silverio, Michele Bellino, Marco di Maio e Mario Centore

We were excited by the second day of the EuroPCR POD in Salerno with a special guest: prof Raoul Bonan from Heart Institute of Montreal. We really appreciated the EAPCI-PCR Fellows Course on “planning treatment strategies in multivessel disease”, which was characterized by a close interaction with on-site and online participants. The interactive discussion on the best strategy to adopt in case of multivessel disease was very educational for the young interventional cardiologists of Salerno.

We also attended the LIVE case on robotic coronary intervention with a close outlook on the future of percutaneous coronary intervention. We enjoyed the on-site discussion reasoning about possible future developments of various techniques.

[...]

In allegato il testo completo

Coronary stenting for treatment of Left Main (LM) Disease bifurcation

di A. Marini, Dott. F. Blasi, Dott. T. Refugjati

Nel confronto tra strategia provisional stenting versus double-stent tecnique nel trattamento delle lesioni del LM, è stata effettuata un’analisi post-hoc dell’EBC MAIN TRIAL: l’outcome composito comprendeva IMA, morte per tutte le cause e rivascolarizzazione della target lesion a 12 mesi. Il side branch (SB) veniva valutato in base alla lunghezza della lesione (cut-off 10 mm) o alla complessità della biforcazione (secondo i DEFINITION criteria).

I risultati dello studio hanno mostrato un trend a favore del provisional stenting:

• in caso di lesioni <10 mm del SB (HR 0.34, IC -0.18 – 0.85)
• in caso di biforcazioni semplici (HR 0.28, IC -0.20 – 0.76)

La potenza statistica dell’analisi era però limitata dalla bassa percentuale di pazienti con lesioni del SB >10 mm (17%) e/o con lesioni complesse (4%).

[...]

In allegato il testo completo

How to deal with calcified lesions

di Andrea Marini, Paola Genoni e Federico Blasi

Allo stato attuale l’imaging intracoronarico assume un ruolo sempre più importante nella valutazione delle lesioni calcifiche, sia nella preparazione della lesione sia per la verifica post trattamento. L’uso di IVUS o OCT è infatti consigliato dalle attuali linee guida ESC per la rivascolarizzazione miocardica (2018) (livello di indicazione IIa, evidenza B) per ottimizzare l’impianto dello stent, specialmente in caso di angioplastiche su stenosi non protette del tronco comune. Gli strumenti a disposizione per trattare una placca calcifica variano a seconda della disposizione del calcio, della presenza di stent precedentemente impiantati e a seconda del calibro e della tortuosità del vaso interessato. [...]

In allegato il testo completo

"Se sulle pareti delle coronarie o sui lembi delle valvole cardiache si deposita troppo calcio il rischio di incorrere in un infarto aumenta del 20%; inoltre aumentano le probabilità di soffrire di insufficienza cardiaca nel corso della vita. È l'allarme lanciato dagli esperti della Società Italiana di Cardiologia Invasiva (GISE) durante il congresso EuroPCR 2022, in corso a Parigi fino al 20 maggio." (ANSA)

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Due local pod, organizzati dal GISE in Italia e collegati all’EuroPCR di Parigi, per offrire ai giovani cardiologi interventisti la possibilità di seguire quello che è considerato il più importante congresso europeo di questo ambito della medicina.

Dal 17 al 20 maggio il meeting, che riunisce tutta la community dei Cardiologi Interventisti europei, si terrà nella capitale francese, mentre a Varese e a Salerno si svolgeranno in parallelo i due speciali eventi di formazione e aggiornamento gestiti dalla nostra Società scientifica. Diversi i temi trattati, dall’intervento coronarico fino alla TAVI e alle procedure più complesse.

Il corso di Salerno, gestito dalla dott.ssa Tiziana Attisano e dal prof. Gennaro Galasso, si svolgerà presso il Campus universitario Baronissi (Hospital San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona). Il corso di Varese, a cura della dott.ssa Battistina Castiglioni, avrà luogo presso l’Ospedale ASST Sette Laghi.

I local pod italiani saranno in collegamento diretto con l’EuroPCR di Parigi.

In allegato i programmi degli eventi di Salerno e Varese.

La coronarografia non è l’unico metodo di indagine per sapere come e quando riaprire i vasi parzialmente ostruiti. Indici specifici come FFR o IMR possono aiutare il medico nella scelta del trattamento più appropriato, che deve essere mirato rispetto alle caratteristiche del singolo paziente, in particolare nel caso di stenosi intermedie. Ne ha parlato il Presidente GISE, Giovanni Esposito, intervistato da Repubblica.it, in un articolo pubblicato all’interno della rubrica Sportello Cuore.

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L'Assemblea Ordinaria dei Soci Ordinari per l'approvazione del Bilancio GISE è prevista il 24 maggio (in seconda convocazione).

I Soci Ordinari riceveranno via email le credenziali per accedere alla videoconferenza.

In allegato la convocazione.